della fase 3 e della linguistica univerale
hey guys
what's up? pues, aqui el ambiente plurimultiintercultural va creciendo.... e dopo lo spagnolo e l'inglese, inizia la fase 3: il basco!! Ebbene si, prima di iniziare la fase 4 a Barcelona (il catalano) ho deciso di utilizzare questi ultimi mesi rilassanti che mi rimangono per studiare questa lingua diabolica.
Qualche esempio:
nik euskera ikasi dut
ovvero
io basco imparare ho (imparo).
Fino a qui niente di male. Ma che ne pensate di:
Hemengoa zara? Ez, Firenzeakoa naiz baina Berkeleyen bizi naiz.
Di qui sei? No, di Firenze sono ma in Berkeley vivere sono (vivo).
Niente male, eh? Tradotto letteralmente all'italiano suona un po' sardo o un po' sardo suona.
Tra l'altro mi sto inoltrando verso un pericoloso cammino di interessamento ai dialetti italiani. Ma com'e' possibile che in Spagna, in Belgio, nel Regno Unito e in tanti altri paesi si strappano i capelli per il riconoscimento di lingue che paragonate ai nostri dialetti piu' che lingue mi sembrano vernacoli? E il sardo, il siciliano, il pugliese? Com'e' che tutti i nostri "dialetti" sono stati destinati a un destino di limitata dignita' musicale, folkloristica e turistica? Si si, l'unita' d'italia, l'importanza di una lingua unica, la televisione, la politica, bla bla bla. In realta' solo cuando conosci gente come catalani e baschi prendi coscienza dell'importanza della lingua nella vita e identita' di una persona o di una collettivita' che in una lingua si riconosce. Danielone, che si insegna nella scuole a proposito? Cual'e' la versione ufficiale del ministero?
Io mi ricordo come nelle lezioni di glottologia semplicemente declassificavano i dialetti per non rispondere ai requisiti necessari allo status di lingua. Glotologia o politica? Per noi che solo parliamo italiano o fiorentino non fa molta differenza, ma mi piacerebbe sapere che ne pensa un catanese....
Molti stranieri mi fanno domande su questo tema e la verita' e che mi trovo senza risposte.
Buccia, per quanto riguarda le tue sessioni sul nulla universale, beh, mi fa molta paura l'idea di lasciare berkeley. Qui le sessioni sul nulla non sono semplicemente permesse. Se si azzardano a fare un convegno su qualcosa dal significato nullo, credo che li termodevalorizzano e li mandano a fare i manovali alle bagnese. Anzi, quaggiu' il livello e' talmente alto (non solo di conoscenza, ma anche di come organizzare il sapere e discutere del sapere) che a volte ti fa fatica uscire di casa per goderti una serata di totale pantofolante ignoranza casareccia. Ogni giorno puoi scegliere tra andare a un simposio sul disegno nell'era elettronica, una conferenza sulle cellule staminali, sull empowerment delle donne di colore, sui media e la difesa dell'interesse pubblico, sul fenomeno degli studenti geni e le relazioni di potere all'interno di una classe.... questi solo per citare gli eventi di questa settimana! Ovvero, se vuoi che la gente venga a sentirti, col cavolo che ti puoi permettere di parlare de nulla.
Vabbe, amigi vigini e londani, vado a preparami che c'ho le prove di teatro fra poco. A sto giro tocca il libro della giungla, e devo dire che lo spettacolo e' molto bello. Altro tema e' come l'essere professionali influenza la societa' a largo raggio. Se penso al livello degli animatori teatrali della zona e li paragono a quelli conosciuti da noi... che vergogna! Qui puoi o non puoi essere d'accordo su diversi punti, ma per lo meno il livello professionale e' elevato, teatralmente e educativamente. Com'e' che da noi la gente piu' impresentabile si trovi nelle posizioni piu' inadatte? Certo, se comincio cosi', se ne salvano pochi....
Vabbe, vado a prepararmi, che e' meglio.
sabri
what's up? pues, aqui el ambiente plurimultiintercultural va creciendo.... e dopo lo spagnolo e l'inglese, inizia la fase 3: il basco!! Ebbene si, prima di iniziare la fase 4 a Barcelona (il catalano) ho deciso di utilizzare questi ultimi mesi rilassanti che mi rimangono per studiare questa lingua diabolica.
Qualche esempio:
nik euskera ikasi dut
ovvero
io basco imparare ho (imparo).
Fino a qui niente di male. Ma che ne pensate di:
Hemengoa zara? Ez, Firenzeakoa naiz baina Berkeleyen bizi naiz.
Di qui sei? No, di Firenze sono ma in Berkeley vivere sono (vivo).
Niente male, eh? Tradotto letteralmente all'italiano suona un po' sardo o un po' sardo suona.
Tra l'altro mi sto inoltrando verso un pericoloso cammino di interessamento ai dialetti italiani. Ma com'e' possibile che in Spagna, in Belgio, nel Regno Unito e in tanti altri paesi si strappano i capelli per il riconoscimento di lingue che paragonate ai nostri dialetti piu' che lingue mi sembrano vernacoli? E il sardo, il siciliano, il pugliese? Com'e' che tutti i nostri "dialetti" sono stati destinati a un destino di limitata dignita' musicale, folkloristica e turistica? Si si, l'unita' d'italia, l'importanza di una lingua unica, la televisione, la politica, bla bla bla. In realta' solo cuando conosci gente come catalani e baschi prendi coscienza dell'importanza della lingua nella vita e identita' di una persona o di una collettivita' che in una lingua si riconosce. Danielone, che si insegna nella scuole a proposito? Cual'e' la versione ufficiale del ministero?
Io mi ricordo come nelle lezioni di glottologia semplicemente declassificavano i dialetti per non rispondere ai requisiti necessari allo status di lingua. Glotologia o politica? Per noi che solo parliamo italiano o fiorentino non fa molta differenza, ma mi piacerebbe sapere che ne pensa un catanese....
Molti stranieri mi fanno domande su questo tema e la verita' e che mi trovo senza risposte.
Buccia, per quanto riguarda le tue sessioni sul nulla universale, beh, mi fa molta paura l'idea di lasciare berkeley. Qui le sessioni sul nulla non sono semplicemente permesse. Se si azzardano a fare un convegno su qualcosa dal significato nullo, credo che li termodevalorizzano e li mandano a fare i manovali alle bagnese. Anzi, quaggiu' il livello e' talmente alto (non solo di conoscenza, ma anche di come organizzare il sapere e discutere del sapere) che a volte ti fa fatica uscire di casa per goderti una serata di totale pantofolante ignoranza casareccia. Ogni giorno puoi scegliere tra andare a un simposio sul disegno nell'era elettronica, una conferenza sulle cellule staminali, sull empowerment delle donne di colore, sui media e la difesa dell'interesse pubblico, sul fenomeno degli studenti geni e le relazioni di potere all'interno di una classe.... questi solo per citare gli eventi di questa settimana! Ovvero, se vuoi che la gente venga a sentirti, col cavolo che ti puoi permettere di parlare de nulla.
Vabbe, amigi vigini e londani, vado a preparami che c'ho le prove di teatro fra poco. A sto giro tocca il libro della giungla, e devo dire che lo spettacolo e' molto bello. Altro tema e' come l'essere professionali influenza la societa' a largo raggio. Se penso al livello degli animatori teatrali della zona e li paragono a quelli conosciuti da noi... che vergogna! Qui puoi o non puoi essere d'accordo su diversi punti, ma per lo meno il livello professionale e' elevato, teatralmente e educativamente. Com'e' che da noi la gente piu' impresentabile si trovi nelle posizioni piu' inadatte? Certo, se comincio cosi', se ne salvano pochi....
Vabbe, vado a prepararmi, che e' meglio.
sabri
1 Comments:
si profile in me un pericoloso, lento, inesorabile desiderio di uscire da questa berca che affonda (l'italia n.d.r.) e remare verso altri lidi... mi spaventa, mi alluzza, mi incuriosisce...
baci
i
By
sabrina, at 9:46 AM
Post a Comment
<< Home