Per Ora...

Wednesday, February 28, 2007

La ricerca della felicità



A proposito di film e di San Francisco, tempo fa sono andata con Andrea a vedere il film di Muccino, girato a San Francisco con un protagonista nero, Will Smith.

E' un film strano, una storia tipicamente americana, girata da un italiano, con un protagonista nero, sul quale (e sul figlioletto) insiste la camera di Muccino, ostinata.

E' il primo film di Muccino che vedo e devo dire che mi è piaciuto. A Markino e alla mia mamma è piaciuto moltissimo. Il sogno americano e il brivido americano del marciapiede...

Io c'ero andata per vedere san Francisco, ma la città che disegna Muccino non è in alcun modo simile a quella che mi sono vissuta io... peccato
A parte GLIDE: si vede una messa di GLIDE, con tanto di interprete per sordomuti: ed è proprio quel tocco di f... di cui abbiamo conosciuto il fidanzato...


(Mentre scrivo un ragazzo non tanto normale mi sta spiando dal cortile... è tutto il giorno che gira, instancabile...)

Le due amichette


sembrerà un po' patetico, ma ci voleva...


Noviembre


Ieri ho visto un film che mi e' piaciuto molto ma soprattutto che mi sta facendo riflettere un sacco (cosa rara ultimamente).

Non e' solo un film sul teatro, sul teatro di strada e sul teatro come forma di provocazione e quindi come strumento per cambiare il mondo. E'anche e soprattutto un film sul cinema come provocazione, nella misura in cui usa una tecnica particolare.

Non posso andare oltre, perche' vorrei che lo vedeste e soprattutto vedere il "making of" per quelli che come me ci arrivano un po' in ritardo.

L'idea di simulare la presunta veridicita' dei media (cinema, fotografia, internet) per scardinarne il potere e attivare, di consequenza, le difese critiche e di giudizio dello spettatore, mi affascina molto.

Alla fiera dell'arte contemporanea di Madrid (ARCO) di quest'anno c'era un'esposizione di un fotografo catalano, Joan Fontcuberta, che usa idee simili. Uno dei suoi lavori, "Costellazioni", raffigurava il cielo stellato, che altro non era che una serie di insetti spiaccicati sul suo parabrezza. Dice Fontcuberta "i miei lavori sono vaccini che creano antivirus contro la menzogna".



Uno dei suoi lavori, "Fauna", e' la presentazione scientifica di animali scoperti nei suoi viaggi di investigazione.




http://www.kaapeli.fi/eko.fi/gallery/fontcuberta/1/fauna1.html

Tornando al film, qui troverete il trailer:

http://www.tesela.com/noviembre

Ve lo consiglio vivamente!

Tuesday, February 27, 2007

The flyswatter

Nooooo

stavo cercando una foto per una cosina e mi sono ritrovata questo video fantastico di cui mi ero dimenticata. Tanto per stringere ancora di piu' i lacci che ci uniscono intergalatticamente, questa e' una mia lezione nella mia scuolina dove facevo tirocinio.

In realta' e' una registrazione che fa parte dell'esame finale.

Buon divertimento

correfocs



I correfocs di barcellona sono sfilate di gruppi appartenenti a quartieri cittadini che si travestono da diavoli, capeggiati da un mostro gigante e seguiti da un gruppo di percussionisti.

Il tema comune e' il fuoco.



Il mostro sputa fuoco da ogni dove e tutti i pertecipanti hanno bastoni vari con fuochi di ogni tipo. Il tutto naturalmente di notte.



La gente si maschera o si veste in modo da non venire bruciato. E' normale vedere gente con occhialoni da operaio, guanti, cappucci, che a volte ricordano il klukluxklan o malviventi di ogni tipo.... in realta c'e' solo tanta voglia di divertirsi.




Una volta partecipi di questo evento folle, trasportati dall'odore della polvere, dal fracasso dei petardi, dallo sfavillio dei fuochi, si capisce un po' meglio da dove viene l'energia speciale dei Comediants.


Io direi che questi sono eventi imperdibili.

Invito tutti a partecipare.....

Monday, February 26, 2007

carnival


ieri abbiamo avuto un pomeriggio carnevalesco al circolo del girone in compagnia dei saltimbanchi di magamagò.
è stato proietatto un filmato molto molto carino sul carnevale dello scorso anno, quando al girone si fece il gioco dell'oca a squadre per tutta la lunghezza del paese. il filmato riportava pezzi anche del carnevale di due (o tre?) anni fa, quando si portò in piazza il "mondo alla rovescia" che, devo dire senza falsa modestia, fa sempre un certo effetto di suggestione, ancora oggi.
il bel lavoro di danielino & co. ha provveduto a montare anche pezzi di un antichissimo carnevale gironese anni 70 (1974) in cui si vedono i carri enormi che facevano a quell'epoca e le majorette che deliziavano l'occhio rapito di ernesto sieni (che filma le cosce delle majorette...)
se fai la brava te lo porto quando vengo.

la serata ha proseguito presso la nuova pizzeria della famiglia muntoni


in quel di compiobbi, al laghetto di romena. markino era estasiato dalle sorelline muntoni e urlava "brave e bellissime!"

In questo tripudio di amore e amicizia si aggirava però anche un losco individuo... sembra cattivo, ma anche lui ti vuol bene...




Friday, February 23, 2007


Finalmente ho comprato il biglietto!!!
Parto sabato 10 e rimango a Barcellona fino al sabato successivo.
Per un caso parto con la Barbara che invece prosegue il proprio cammino fino a Tenerife (Canarie - ES) dove starà tre mesi a lavorare...



Ora cominciano i riti propiziatori del tempo atmosferico (mi voglio sbraciolare al sole del sud) e di tutto il resto. voglio cogliere colori e profumi di questa terra generosa (scherzo!!!).
insomma mi voglio proprio sdare. e speriamo che sia il primo di una lunga serie di viaggi...
una settimana intera con la sabri senza il dottor Mugarza de Espeleta (con tutto il rispetto...): meraviglia!

baci a tutti

la chat per me


primo tempo
ho scoperto la chat l'anno scorso. avevo in memoria gli indirizzi degli sviluppatori che lavoravano ai miei oggetti. ogni volta che qualcosa non andava, ci sentivamo e modificavamo in tempo reale il lavoro. era comodo, potevo lavorare con gente che stava a roma o a torino e le cose andavano benone. i problemi grossi erano di capacità: se uno non ha gusto puoi avere la chat o essere lì, ma non glielo insegni. la tipa di roma era così, e stavamo in chat a pomeriggi interi.

secondo tempo
nel mio ufficio, spesso comunichiamo in chat. cioè: chiaccheriamo normalmente, spariamo anche un sacco di cazzate. ma ci sono certe cose che ci diciamo in chat, più riservate. per esempio i commenti alle spalle e i pettegolezzi avvengono tutti in chat. tipo: uno dice qualcosa e subito ti arriva la faccina della costanza e il commentino acido.
altra opzione: la ciana globale di istituto. cioè: molta gente ha in chat anche gente di altri piani e la ciana si consuma e si diffonde... implacabile...
poi in chat ci scambiamo i link ganzi, i filmatini e tutte le curiosità.

terzo tempo
da quando chatto con la sabri, mi si è aperto un mondo: riesco a capire che fa ogni giorno, se studia o se lavora, se è contenta o se è sfavata e questo me la rende più vicina. riesce a salutare andrea, a parlare con il tecnico dell'indire, a essere guardata male dalla mia coordinatrice che la vede far capolino dalla finestrina di skype... è come se fosse un po' qui.
mi viene allora una riflessione: siamo una generazione che è nata in quella che adesso sembra una preistoria tecnologica, e che si sta immergendo suo malgrado nell'enormità del flusso, del cambiare. la sabri se n'è andata, ma con la chat rimane anche un po' qui. questo almeno sembra. ma sarà poi vero? ora lo scopro, perchè da quando ci sono i voli low cost posso andare spesso a barcellona...

Wednesday, February 21, 2007

sulla chat


Dopo un lungo periodo di scetticismo sull'uso della chat, devo dire che mi sto ricredendo. Forse perche' dagli States non potevo mai chattare per colpa del fuso, o forse perche' mi trovavo in difficolta' perche' ogni volta che volevo comunicare un pensiero iniziavo a scrivere un paio di centinaia di versi in rima baciata, mentre il mio destinatario gia' mi aveva inviato 200 messaggi e cambiato argomento altrettante volte.

Eppure, la chatt l'ho imparata a usare e pure di gusto: superando in un nanosecondo le barriere terrestri, auguro buongiorno alla mia cugina di firenze,che mi aggiorna sui vari movimenti familiari, mi aggiorno sull'ultima opera vista dal mio amico Jon di Brighton, inoltro un power point alla marina che sta a malaga, sparo 2400 cazzate con la buccia.

Riflessione: credo che il fenomeno del chattismo sia in linea con il fenomeno del messaggismo cellulare. Ovvero sintetizza al massimo l'uso della lingua e pure del concetto. E' impossibile ciattare e allo stesso tempo speculare sul senso della vita. La conversazioni sono probabilmente di materia concreta, d'informazione e aggiornamento quotidiani. Proprio per questo, si addice a forme di comunicazione che implicano una sorta di complicita' e intimita'.

Il paragone sembra azzardato, ma mi ricorda un poco le conversazioni che la mia mamma aveva con le vicine di balcone di casa. Una si affacciava dal balcone, chiamava la vicina, diceva tre cazzate, poi tutte e due reintravano in casa a fare ognuno le sue faccende. Dopo mezz'ora, ridaglie, commenta l'apparizione della valeria marini da pippo baudo o la pubblicita' del nuovo Dash, e ritorno alle cose di casa.

Ecco, la chat me la vivo un po' cosi'. Quando non ne posso piu' dei verbi lessicali ditransitivi con predicativo del soggetto, mi affaccio al balcone skype e vedo chi c'e' di la' dalle finestre interattive. Scrivo due righe e vedo se la vicina terrestre si affaccia...

Monday, February 19, 2007

CARNEVALE


Scusate, ma ho inviato il video della lavagna interattiva al mio brother-in-law infoingegnere che mi risponde con questa foto di carnevale......

un capolavoro!!

come cambia il testo

Oggi metto l'ultima piccola chicca. Un video geniale. Un esempio di grande comunicazione, Un articolo scientifico in video... praticamente.
Bravi bravi bravi

orizzonti

Ormai oggi sono a giro per la rete cercando filmati che rendano interessante l'uso didattico delle nuove tecnologie...
E siccome di parla di lavagna interattiva, mi imbatto in questa chicca che non è tanto per la sola didattica ma per l'interaction design in genere



e anche in questa



e in questa del MIT

saudagi - nostalgia

nostalgia dei bei tempi andati? beccati questo, con tanto di influenze svedesi degli ABBA...

battaglia delle caramelle


Ieri ho partecipato a un evento totalmente fuori da ogni logica, e allo stesso tempo estremamente coinvolgente: e' la battaglia delle carmelle.
La battaglia ha luogo ogni anno per Carnevale in una cittadina vicina a Barcellona, Vilanova i la Gertru'. Prende origine da una tradizione del XVIII secolo in cui i ricchi mercanti che traevano profitto dal commercio con cuba, il sabato di carnevale passeggiavano per il centro lanciando mandorle caramellate ai poveri. Da qui la battaglia delle caramelle.
Gia' dal nome si capisce un po' di che si tratta. Gruppi di persone (detti comparses) guidate da una banda musicale, ognuno appartenente a un'associazione locale, saltella per la citta' seguendo un tracciato determinato e ogni volta che si incrocia con un altro gruppo comincia una sassaiola di caramelle. Il tutto termina nella piazza principale dove tutte le comprases si ritrovano insimeme per dare inizio a un delirio collettivo, il cui unico obiettivo e' lanciare caramelle a quelli vestiti diversi da te.
Alcuni dati: numero di abitanti della cittadina 55.000. Numero di persone partecipanti alla caramellaiola:12.000.
Chi': giovani e vecchi, uomini e donne, ricchi e poveri. Aitor ha beccato una sassata da un bel bambino di 4 anni, io una da una vecchina assatanata che tirava manciate di caramelle dal balcone, stile mamma del nuti che gli lancia il riso quando si sposa. Il babbo di un nostro amico e' uscito dalla battaglia finale con un bernoccolo viola sulla fronte.
Regole: non si puo' tirare caramelle singole, ma solo a manciate. Anche se a prima vista puo' sembrare una cattiveria, in realta' i ferimenti seri avvengono quando la gente tira una caramella "mirata". Se ne tiri a manciate sono meno pericolose.
Tipo di caramelle: quelle belle dure che ci lasci i denti.
La cosa piu' bella: vedere il suolo della piazza dopo la battaglia completamente ricoperta di caramelle; vedere la faccia della gente dopo la battaglia, stile post-orgasmo, tutti felici rilassati, abbracciandosi e ballando con le comparse avversarie....
La cosa piu' dura: camminare con la suola totalemente caramellata che si incollava sopra qualsiasi superficie
La cosa piu' delirante: ballonzolare dalle 9 alle 14 per tutta la cittadina a tempo di musica scandita dalla banda, che offriva un ampio repertorio di canzoni da stadio, alternate con mazzurche.

Riflessione finale: raccontare quest'esperienza manifesta la reale limitazione delle mie capacita' verbali. Solo posso dire che durante la battaglia, a cui pensavo di assistere come spettatrice dagli scaloni laterali, mi sono ritrovata nel mezzo a tirare caramelle non so bene a chi, come una indemoniata e beccando mazzolate sulle nocche delle dita da andare via di cervello. Vedere tutte queste caramelle colorate volare per la piazza e' stato uno spettacolo.